Per chi ha in programma una gita a Venezia che devii dalle consuete mete e percorsi turistici, suggerisco questa visita per qualche ora di svago culturale e relax. Alla scoperta delle Stanze del Vetro.
A poca distanza dalla folla di San Marco, l’isola di San Giorgio Maggiore custodisce degli spazi dedicati all’arte vetraria contemporanea.
Ecco il racconto della mia esperienza.
Baciata da un tiepido sole invernale sono approdata in un luogo di pace e tranquillità, assieme a me solo qualche turista straniero e appassionati di fotografia intenti a immortalare Palazzo Ducale o Punta della Dogana da una prospettiva diversa.
Un muro di colori
Ad accogliere i visitatori la coloratissima e sinuosa installazione dell’artista americana Pae White, monumentale scultura commissionata per il giardino esterno della sede espositiva in occasione della 57 edizione della Biennale d’arte.
Qwalala il titolo dell’opera, la cui forma serpeggiante riprende il corso del fiume omonimo nella California del Nord, è un muro che si snoda per 75 metri realizzato con mattoni in vetro colati a mano per metà trasparenti e per metà colorati, prodotti da una ditta dell’entroterra veneto, Poesia Glass. Ed è veramente poetico l’effetto scenografico che si crea proprio sotto l’ombra del campanile di San Giorgio: i raggi del sole attraversano i mattoncini di vetro creando un gioco di luci e riflessi mutevoli, in un turbinio di colori.
Thomas Stearns alla Venini
Ma torniamo alla scoperta delle stanze del vetro.
Con cadenza annuale in questa suggestiva cornice espositiva la Fondazione Giorgio Cini ospita mostre monografiche e collettive dedicate a grandi maestri, designer e artisti internazionali che hanno collaborato con le più prestigiose fornaci muranesi. Da Ettore Sottsass a Carlo Scarpa, ai fratelli Laura e Alessandro de Santillana, solo per citare alcuni nomi tra i più noti: tutti personaggi accomunati dal forte legame con Venezia e la sua arte vetraria.
Io ho avuto il piacere di apprezzare la personale dedicata all’artista americano Thomas Stearns che ha collaborato con la vetreria Venini nei primi anni Sessanta, creando opere originali e insolite. Il percorso espositivo mi ha portato alla scoperta di alcune piccole serie di vetri, spiegando lo studio e la genesi di queste opere così moderne e inconsuete rispetto alla tradizione locale dell’epoca.
Gli oggetti creati da Stearns sono delle mini sculture, dei vetri d’arte dalle forme asimmetriche e organiche con inediti accostamenti cromatici.
Disposti in teche scenografiche, le straordinarie Sentinelle di Venezia e la famosa serie Cappello del Doge, preziosi pezzi unici alternati a lampade e manufatti entrati a far parte della collezione della fornace muranese.
Lungo un buio corridoio che conclude la mostra, la proiezione di immagini della pasta di vetro incandescente nella fase di fusione, offrono una coinvolgente esperienza visiva al visitatore, che esce con gli occhi pieni dei riflessi cangianti e delle striature colorate della materia plasmabile.
Programmi e prossimi appuntamenti
Il prossimo appuntamento in queste splendide stanze sarà l’esposizione “Venice and American Studio Glass” con 155 eccezionali pezzi tra cui vasi, sculture e installazioni in vetro create da 60 artisti, americani e veneziani… Non vedo l’ora di concedermi una nuova fuga nell’isola di San Giorgio!
Il progetto culturale pluriennale “Le stanze del vetro” non si esaurisce nell’allestimento di mostre di artisti internazionali che hanno utilizzato il vetro nell’arco della loro carriera. Comprende anche un programma di seminari, convegni e laboratori destinati a studiosi e artisti interessati alla storia, alle tecnologie e agli sviluppi dell’arte vetraria e una biblioteca specializzata sul vetro corredata da archivi storici delle vetrerie muranesi, in buona parte formati da disegni e progetti, carteggi e riproduzioni fotografiche. L’obiettivo è di mostrare le innumerevoli potenzialità di questa materia e di riportare il vetro al centro del dibattito della scena artistica internazionale.
Non mancano inoltre attività per famiglie e bambini, per farli avvicinare a questo inestimabile patrimonio artistico e culturale.