Le esclusive ceramiche di Paola Paronetto mi hanno colpito fin dal primo incontro, sospese tra materia grezza e finezza decorativa. L’istinto è di toccarle per percepirne la consistenza, sembrano fatte di carta. E di carta in parte si tratta, essendo uno degli ingredienti alla base dell’impasto ceramico tanto caro all’artista: il paper clay.
Mi capita spesso di ammirare i suoi inconfondibili Cartocci negli showroom di arredamento o nelle riviste che ritraggono case ed appartamenti elegantemente decorati. Avrei tanto desiderato incontrarla di persona e vedere il suo laboratorio immerso nel verde della campagna pordenonese, ma purtroppo non è stato possibile viste le numerose mostre ed impegni che portano Paola a viaggiare molto spesso. Con squisita gentilezza ha però risposto alle domande di una breve intervista per permettermi di conoscere un po’ di più le sue opere, ma soprattutto la sua filosofia.
Quali erano le aspettative agli esordi, il primo pezzo realizzato?
Paola Paronetto: "All’inizio non avevo alcuna aspettativa, volevo solo divertirmi. I primi pezzi che ricordo di aver realizzato con maggiore gioia sono una lunghissima serie di vasi in argilla di San Sepolcro".
Un incontro con la ceramica cominciato da giovane per diletto, ed ora le sue opere sono esposte in molte gallerie in Italia e all’estero. Detto così sembra semplice. Ma il percorso artistico di Paola Paronetto è frutto di un costante cammino fatto di corsi professionali nelle principali scuole di ceramica italiane per affinare la tecnica e la ricerca formale.
La sua produzione artistica racchiude in sé la straordinaria capacità di bilanciare innovazione e tradizione esprimendo uno stile unico, delicato e moderno allo stesso tempo. La sua creatività si manifesta attraverso l’uso di differenti materiali, dalle terre sigillate al raku, dalla porcellana alla paper clay. Ed è con i celebri Cartocci, che Paola si afferma conquistando il grande pubblico.
Qual è il legame con la tua terra?
Paola Paronetto: "Più che un legame con la mia terra sento molto forte quello con la natura alla quale sicuramente mi ispiro".
Ed è proprio il legame con la natura a segnare l’evoluzione delle ultime serie ceramiche di Paola Paronetto.
Un esempio è la collezione EGO, una versione dell’amata serie in paper clay decorata con immagini di fiori, animali e altri elementi naturali. Da sempre connotati di una forte personalità, i Cartocci acquistano così un aspetto ancora più originale. Il cliente può addirittura sottoporre all’artista una sua foto preferita da applicare all’opera scelta. Il risultato sono dei pezzi già unici ulteriormente personalizzati, una vera scelta distintiva per le nostre case!
Oltre all’introduzione di forme ispirate al mondo degli animali, sono arrivate nel gennaio 2020 le ultimissime collezioni Bosco e Pistilli. Presentate a Maison et Objet a Parigi, le nuove esclusive ceramiche riprendono le fattezze di rami di alberi e fiori e anch’esse possono essere personalizzate variando altezze e/o colori, proprio come avviene nella natura.
Arte e decorazione ceramica, quali applicazioni trovano nel moderno approccio all’interior design?
Paola Paronetto: "La ceramica è ormai davvero ovunque intorno a noi, nei pavimenti, nei rivestimenti murali, riveste le ante dei mobili e costituisce i top delle cucine ma anche di enormi tavoli. La tecnologia ceramica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni. Fortunatamente c’è un ritorno alla ceramica anche come oggetto d’arte e di decorazione oltre che d’uso domestico quotidiano".
Senz’altro la tecnologia ha permesso la realizzazione di nuove superfici per decorare e personalizzare gli interni, ma le ceramiche uniche create da Paola scaldano l’ambiente e suscitano emozioni come solo l’arte sa fare!
Hai sperimentato o desideri sperimentare altri materiali?
Paola Paronetto: "No, non ne sento il bisogno sono ancora molto innamorata dell’argilla".
Puoi fare i nomi di giovani artisti, artigiani che ti piacciono e che realizzano sculture ed accessori per la casa in altri materiali?
Paola Paronetto: "Vanessa Mitrani che ammiro per la grande sperimentazione nel vetro, Luke Hope per la purezza delle forme, la poesia e la leggerezza dei suoi oggetti in legno. Per il metallo sicuramente Antonio Sciortino".
Che dire? Semplicemente grazie Paola per aver condiviso la tua sensibilità artistica.
Photo credits: Paola Paronetto