Fluttuano come veri pesci in banco eppure sono sculture tessili di velluto e vetro. Le abbiamo ammirate con il naso all’insù all’aeroporto internazionale di Venezia nell’opera “Nuoto d’aria”, un vero acquario sospeso. E ancora librarsi in aria sopra i tetti dei palazzi in Canal Grande con l’installazione “No more room on the lagoon”. I pesci sono da sempre uno dei soggetti più cari ad Anna Paola Cibin, che ha costruito la sua identità artistica attraverso l’uso di due materiali: velluto e vetro, combinati assieme con gusto e originalità.
Un sogno diventato realtà
Dagli studi tra Venezia e Londra nel campo dell’arte e del design tessile, alle collaborazioni con vetrerie di Murano e storiche aziende tessili veneziane come Rubelli e Bevilacqua, l’artista veneziana ha inseguito il suo obbiettivo con passione e determinazione nonostante le difficoltà e i percorsi della vita. Se da ragazza conservava sotto il letto le sue particolari tele, in attesa di essere condivise ed ammirate, oggi quelle stesse opere si trovano nelle case di collezionisti d’arte a Parigi, Londra e New York.
Il sogno di Anna Paola è infatti uscito dal cassetto nel 2011 in occasione della Biennale di Venezia con l’esposizione “Velvet Lagoon Velvet”. Evento in cui ha incontrato uno dei suoi primi estimatori internazionali niente di meno che Pierre Rosenberg, allora direttore del Museo del Louvre, che l’ha incoraggiata a portare avanti il suo progetto artistico così originale ed entusiasmante. E nel raccontare di quel favoloso incontro all’isola di San Servolo ancora le brillano gli occhi per la grande opportunità di poter esprimere e soprattutto veder apprezzata la sua arte.
Velluto e vetro si completano
Ecco il mio informale incontro con Anna Paola Cibin, che con semplicità mi ha aperto le porte dei suoi ricordi e del suo laboratorio, un’esplosione creativa, ricco di colori, materiali e bozze di progetti. Mi ha raccontato i segreti di come tinge i preziosi velluti di seta con polveri e pigmenti naturali, di come utilizza i frammenti di pasta di vetro, le pennellate di colore e di come applica le murrine sugli occhi dei pesci per farli sembrare reali. Gli elementi incollati in rilievo sui tessuti danno ai suoi arazzi uno straordinario effetto materico e l’applicazione di foglia oro o argento rende ancora più lucenti e preziose le sue creazioni.
L’arte di Anna Paola nasce da un’intuizione semplice ma inedita: l’incontro tra materiali diversi. Velluto e vetro si completano, entrambi hanno quelle sfumature di colore, quell’effetto cangiante a seconda della luce o del punto di osservazione che rendono vive le sue opere.
Non solo arte
Anna Paola Cibin è un’artista, una designer, un’artigiana.
Espone le sue creazioni nelle gallerie d’arte, collabora con prestigiose catene di hotel che hanno scelto le sue sculture tessili per la decorazione degli interni, realizza i suoi arazzi su richiesta per lussuose ville private.
Oltre alle opere d’arte e alle installazioni, l’artista veneziana ha creato anche una serie di straordinari complementi d’arredo che vanno dai paraventi, ai cuscini: dei pezzi unici di raffinata fattura che impreziosiscono l’ambiente con morbida eleganza.
Che si tratti di un piccolo arazzo da scrivania o dell’esclusivo progetto per uno yacht di lusso, Anna Paola mette la stessa passione e cura dei dettagli perché “il mare è fatto di tante gocce” come dice lei, ed ogni relazione con il singolo cliente è importante.
Il prossimo progetto? Beh, sembra già ben delineato nella sua mente, trarrà ispirazione dalle sculture già esposte alla galleria Nilufar di Milano … una famiglia di uccelli in vetro di Murano pronte a volare verso nuovi orizzonti!
Photo credits: Anna Paola Cibin